Oggi riporto una testimonianza molto bella.
E’ la storia di Daria, una mamma della quale potete seguire le innumerevoli idee anche qui, su GocceD’aria.
Mi ha scritto raccontadomi la sua esperienza di nascita: una seconda gravidanza dopo un parto cesareo pregresso, tante convinzioni esterne poi smontate da un bel parto naturale e in casa.
Dal taglio cesareo, al desiderio di un VBAC (vaginal Birth after Cesarean) fino all’arrivo di un meraviglioso HBAC (Home Birth After Cesarean) inaspettato ma sognato.
Ecco a voi il racconto:
Gravidanza di Elena
Poco meno di 3 anni fa ho scoperto di essere di nuovo in dolce attesa per la gioia mia, di Marco e di
Alice (all’epoca duenne), ma all’emozione si è presto aggiunta anche l’ansia per il parto dovuta al fatto
che la nascita di Alice si era conclusa con un cesareo d’urgenza a fine travaglio per irregolarità del suo
battito cardiaco fetale rilevate dal monitoraggio. Tutti coloro a cui comunicavo la mia gravidanza
davano per scontato che avrei avuto un secondo cesareo in primis il ginecologo del consultorio da cui
avevo deciso di rivolgermi. Questa cosa mi rodeva dentro, mi ero informata, avevo letto libri e sapevo
che era possibile partorire naturalmente dopo un cesareo e che anzi era auspicabile, invece mi trovavo
davanti ad un muro, a medici che mi davano dell’irresponsabile!
Mi stavano rovinando la gravidanza, che per fortuna procedeva per il meglio!
Comincio a cercare una via alternativa, frequento il forum PartoNaturale e contatto Barbara, ostetrica,
le spiego la mia situazione, che voglio tentare il VBAC e lei accetta con piacere di seguirmi. Da lì
comincio un percorso interiore di accettazione della ferita del cesareo e di preparazione all’accoglienza
di questa nuova piccola vita che si dimostra fin da subito di carattere forte e deciso. Non ci facciamo
dire il sesso, ma la sorellina Alice (adesso ha 3 anni) continua a ripetere che sarà una femmina!
Decidiamo quindi che Barbara ci avrebbe accompagnati in ospedale al momento del parto e che la
prima parte del travaglio l’avrei fatta a casa con lei. Decidiamo anche di spostarci da Mestre a Villa Salus
dove sono più propensi al parto naturale, pur avendo un ospedale a pochi minuti da casa.
In ogni caso vivo tutta la gravidanza con un l’incertezza di come andrà a finire…
Un paio di settimane prima della dpp Barbara e una sua collega vengono a casa per l’ultima visita
domiciliare… tutto bene… ci sentiamo quando si muoverà qualcosa… un paio di battute di io marito sul
fatto che Mestre è un po’ lontana… ce la faremo ad arrivare in tempo avendo anche Alice da sistemare?
Va beh… mal che vada sarà un parto in casa la risposta dell’ostetrica… in fondo in fondo è anche il mio
sogno…
Elena, che ha deciso di nascere a casa
13 gennaio 2011, ore 6.00 del mattino, mi alzo per andare al bagno. Sono alla 38° settimana, mancano
ancora 10 giorni alla data prevista per il parto. Sento il bimbo muoversi nella pancia (non sapevamo il
sesso). Giusto ieri pensavo che avrei dovuto farmi delle foto con questa bella panciona sempre in
movimento…
Torno a letto e mi riaddormento. Per poco.
Ore 6.30, un rumore dal mio bacino mi sveglia. Sembra quasi che il bimbo abbia “bussato” un paio di
volte. Toc-toc.
Una contrazione. Non ci faccio molto caso, sono un po’ di giorni che le sento e penso siano quelle
preparatorie. Resto a letto. Altra contrazione e mi riaddormento. Un’altra…
Mi alzo, scendo in salotto sono le 7.00. Controllo le contrazioni: ogni 5 minuti. Devo scappare in
bagno: che abbia rotto il sacco?
Sveglio Marco, chiamo Barbara, l’ostetrica che mi ha seguito in gravidanza.
I piani sono che si fa parte del travaglio a casa e poi ci si sposta in ospedale avendo io avuto un cesareo
pregresso.
Mi chiede ogni quanto sono e quanto durano le contrazioni. Marco controlla: durano un minuto e sono
ogni 3-4 minuti. Barbara parte. Io sono tranquilla.
Faccio colazione fra una contrazione e l’altra. Marco carica le borse in macchina. Alice dorme
tranquilla di sopra. Chiamiamo la nonna che venga a fare compagnia ad Alice.
Arriva Barbara. Mi visita. Sgrana gli occhi e mi dice: “Questo bimbo nasce qua… non arriviamo
neanche in ospedale, vedrai che fra poco cominciano le spinte”.
Infatti! Eccole!
Marco e Barbara allestiscono il salotto con cerate, asciugamani, teli… non ricordo molto… solo che mi
sembra tutto bellissimo e che sono felicissima!
Arriva mia mamma, la spediamo su da Alice che ancora dorme.
Sento bruciare, sento la testa. Sono aggrappata a Marco e al divano, in ginocchio o carponi. Ancora
qualche spinta e la testa è fuori. Un attimo e il bimbo nasce, davanti a me e Marco, ancora bianco di
vernice caseosa. Sono le 9.10.
Un breve pianto del bimbo e anche Alice si sveglia.
E’ maschio o femmina? Controllo io: è femmina, è Elena!
È già fra le mie braccia che mi guarda con due occhioni spalancati. La appoggio al petto e aspettiamo
che il cordone smetta di pulsare. Intanto Elena trova il seno.
Marco taglia il cordone e aspettiamo il secondamento.
Una mezzora e nasce la placenta.
E così alla fine uno sperato VBAC si trasforma a sorpresa in un HBAC, siamo tutti felicissimi e
increduli!
I primi momenti sono bellissimi, una giornata con Elena sul petto, separata per poco solo per farle un
bellissimo e dolcissimo bagnetto in compagnia della sorella, la piccola Alice che viene subito a
conoscere la sorellina (ancora adesso ogni tanto mi dice “Mamma, ti ricordi di quel giorno che era nata
Elena e io mi sono svegliata e lei era qui con la testolina sporca…” e mi fa commuovere), i vicini di
casa che passano a salutare, il gentilissimo pediatra che viene per le prime visite, Barbara che mi/ci
coccola tutti i giorni!
Un’esperienza bellissima, il parto che auguro a tutte!
Un racconto che ho sentito. Una bella gioia di aver ottenuto finalmente qualcosa che si era certe di poter raggiungere con le proprie forze nonostante le opinioni di molto fossero scoraggianti.
Dunque un grazie speciale va alla mia amica Daria che ha dato la possibilita’ a tante che leggeranno di riflettere, metabolizzare, meditare, rafforzare convinzioni o meglio ancora sentirsi partecipi ed entusiaste!
Se qualcuna di voi vorra’ condividere con me e con chi mi legge ( e grazie perche’ siete davvero in tantissimi) un’esperienza di VITA, di CRESCITA, di CONFRONTO, di EDUCAZIONE o semplicemente abbia voglia di raccontarsi come mamma e come famiglia, io saro’ felicissima di ospitarvi !
Grazie a tutti e aspetto i vostri racconti!
Un abbraccio